Realizzare un racconto utilizzando le parole caffettiera, amico, sorpresa, sentiero, bicicletta

 

Una piccola conquista    di Oriana Pagliarone

 

Da piccola avevo una bicicletta rossa, tutta di legno, anche i cerchioni, aveva le rotelline perché non sapevo ancora andare su due ruote.

Pedalavo felice nel corridoio di casa, quelle rotelline mi rendevano sicura, mi piaceva scorrazzare per casa con quel piccolo bolide rosso.

Mamma era alquanto seccata per quel mio gioco poco adatto tra le pareti di casa, anche papà pensava che sarebbe stato il caso di fare un passo avanti.

Una mattina d’estate, la caffettiera brontolava sul fuoco, papà si versò il caffe nella sua tazzina, aveva la sua tazzina preferita, e mi comunicò che quel giorno avremmo tolto le rotelle alla mia bicicletta, era arrivato il momento giusto, dovevo imparare ad andare su due ruote.

Ero emozionata, non pensavo di essere pronta, ma papà mi disse di scendere in strada, lo seguii e lui si incamminò verso un sentiero in terra battuta che correva vicino casa: era sempre deserto, tranquillo, lì potevo fare i miei tentativi.

Papà in quel momento era diventato il mio amico, il mio compagno di giochi, mi fidavo di lui, sapevo che non potevo temere nulla, mi avrebbe sempre aiutato.

Cominciò col togliere le rotelline, e poi tenendomi per il sellino mi spronò a pedalare, sempre più veloce, per non perdere l’equilibrio:

«Papà, io pedalo, ma tu mi reggi, vero? Non farmi cadere!»

«Ma certo, fidati, ti reggo, ma tu pedala, pedala, non ti fermare!»

La fiducia incondizionata nel mio papà mi impedì di avere paura, pedalavo, pedalavo senza fermarmi e ad un certo punto…sorpresa!

Stavo pedalando da sola senza sostegno, su due ruote.

L’emozione mi fece barcollare e stavo per perdere l’equilibrio ma la gioia di andare da sola fu più grande della paura.

Una piccola conquista.

Un piccolo ricordo.