Un armadio tutto per me.

 

Virginia Woolf  ha scritto “Una stanza tutta per sé”.

Io, molto più modestamente, “ Un armadio tutto per me”

L’armadio si trova in camera da letto. È grande,  6 ante a doppia stagione, insomma veramente capace di contenere tantissimi indumenti.

Non sempre.

Non in casa nostra.

All’inizio del matrimonio, mio marito ed io ci eravamo divisi lo spazio, anche se non in modo equo: lui due ante, io quattro.

Si sa, le donne hanno più vestiti, più giacche, cappotti, piumini, insomma era giusto così.

Ma, dopo poco,  le mie ante non si chiudevano come prima: troppi vestiti impedivano la chiusura dell’armadio, bisogna spingerli dentro con decisione, per riuscire nell’impresa.

Senza dire niente a mio marito, ho cominciato a mettere alcuni cappotti  nella sua anta superiore: ”Tanto è in alto, non se ne accorgerà nemmeno.” pensavo ed infatti per un po’ le cose sono andate bene. Quando, poi, ho deciso di impossessarmi di tutta l’anta, lui ha opposto un debole rifiuto, ma di fronte alla mia costernazione di non saper proprio dove mettere le cose, ha ceduto. 

Ora siamo ad una svolta decisiva: nostro figlio Luca lavora all’estero da tanti anni, io ho mantenuto il suo armadio come l’aveva lasciato lui: con tutti i suoi vestiti, blue-jeans, giacconi, che non si era portato via. Ora, però, ho preso una decisione definitiva: via tutto quello che sicuramente Luca non avrebbe più messo, ed al suo posto il vestiti e i giacconi di mio marito, liberando così anche l’ultima anta  che ancora gli restava in camera da letto.

Evviva! Ci sono riuscita! Un armadio tutto per me!