ARCHIMEDE IN TITO LIVIO |
Libro
24,Capitolo 34
PRESENTAZIONE
DI ARCHIMEDE
1) Et habuisset tanto impetu coepta res fortunam, nisi unus homo Syracusis ea tempestate fuisset, Archimedes. |
1) E in effetti l'impresa iniziata con cosė tanto impeto avrebbe avuto successo, se soltanto a Siracusa non ci fosse stato, in quel tempo, un uomo, Archimede. |
2) Is erat unicus spectator caeli siderumque, mirabilior tamen inventor ac machinator bellicorum tormentorum operumque, quibus, quidquid hostes ingenti mole agerent, ipse perlevi momento ludificaretur.
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2) Era quegli un impareggiabile osservatore del cielo e delle stelle, un ancora pių straordinario, nondimeno, scopritore e costruttore di congegni e di macchine da guerra, con cui era in grado di prendersi gioco con il minimo sforzo di [qualsiasi azione] fosse con enorme impiego di forze dai nemici condotta. |